PATOLOGIE - Nuovo Progetto UROLOGIA

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PATOLOGIE dell'APPARATO URINARIO
Prostatiche
Le malattie prostatiche sono quelle che più affliggono l'uomo specie dopo i 50 anni e possono essere di varia natura: la più frequente è l'ipertrofia prostatica, la patologia infiammatoria e quella neoplastica. Attualmente  è possibile fare una diagnosi precoce di queste malattie, sia mediante gli esami di laboratorio come il dosaggio del PSA e il PCA3, che può far sospettare la presenza di un tumore, sia mediante gli esami ecografici, in particolare l'ecografia transrettale. Questi esami insieme alla visita e all'Esplorazione Rettale, permettono la diagnosi delle varie malattie ed in particolare di sospettare un tumore prostatico che mediante una biopsia ecoguidata può essere diagnosticato precocemente  così da poter scegliere il miglior trattamento. Diverse sono le cure per le malattie prostatiche: esse possono essere mediche per le malattie infiammatorie (Prostatiti acute e croniche) o per l’Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB). La terapia chirurgica dell’IPB è nella maggioranza dei casi eseguita per via endoscopica (TURP), la via chirurgica tradizionale “a cielo aperto” è praticata attualmente solo nei casi in cui la prostata ha raggiunto volumi considerevoli al di sopra dei 80 gr, in questi casi è comunque possibile utilizzare la metodica endoscopica utilizzando il laser ( Vaporizzazione o Tulep). Attualmente è possibile intervenire con metodiche mini-invasive quali la Termoablazione Laser (TPLA), il Rezum che utilizza il vapore acqueo ed altre.
Per quanto riguarda il tumore prostatico (il più frequente nell’uomo) è suscettibile di diversi trattamenti in base allo sviluppo, all’età e alle condizioni generali di salute: il trattamento ormonale e la radioterapia sono i trattamenti medici ed il trattamento chirurgico, la prostatectomia radicale, che attualmente può essere eseguito con la laparoscopia e la robotica, cioè senza aprire l’addome, e questa una tecnica che permette un decorso operatorio breve ed un rapido recupero.
Quando il tumore è ben localizzato è possibile tratttarlo con metodiche min-invasive senza asportare la ghiandole mediante un trattamento focale, termoablazione laser (TFLA)
Incontinenza urinaria
La perdita involontaria d'urine è una patologia che stà diventando sempre più attuale per l'invalidità che comporta. Ne sono affette le donne, specie dopo i parti ed in menopausa; ma anche gli uomini in particolare dopo gli interventi per la patologia tumorale della prostata. Diverse sono le cause dell'incontinenza, per tale motivo è importante eseguire una serie di accertamenti per porre una corretta diagnosi. I più importanti siono l'Urodinamica per valutare la funzionalità della vescica e degli sfinteri e la Cistouretrografia minzionale per valutare la morfologia e la statica vescico-uretrale. Attualmente abbiamo la possibilità di correggere questa invalidità, in fase iniziale e per gradi lievi d'incontinenza si può utilizzare la fisioterapia per rafforzare il piano perineale che sorregge la vescica e l'urtra. Negli altri casi è possibile evitare gli interventi tradizionali grazie alle moderne tecniche mini-invasive (TVT, TOT e protesi) e agli interventi laparoscopici che permettono di ancorare e sostenere la vescica e l’uretra con l’ausilio di reti in prolene, come la promontofissazione. Infine nei casi legati ad una insufficienza dello sfintere uretrale è possibile iniettare nell'uretra agenti voluminizzanti per aumentare la pressione di chiusura, come l'acido ialuronico, collagene, o impiantare dei palloncini regolabili  fino allo sfintere artificiale nei casi più gravi.  
Calcolosi urinaria
Negli ultimi anni il trattamento della calcolosi renale, che in passato era effettuata chirurgicamente, è radicalmente mutato. Attualmente se non sussiste la possibilità di far espellere il calcolo naturalmente mediante cure mediche, si ricorre alla frantumazione (litotrissia) dello stesso mediante onde d’urto extra-corporee. Se tale tecnica non può essere eseguita per la posizione del calcolo si può procedere alla sua frantumazione per via endoscopica, mediante l'ureteroscopio si inseriscono delle sonde sotto visione a contatto del calcolo che viene frantumato mediante energia laser. Raramente si deve ancora ricorrere all’intervento chirurgico, questo evenienza è dovuta alla contemporanea esistenza di malformazioni renali, come la malattia della giunzione pielo-ureterale, che causando un ristagno d’urina nella pelvi renale, causa della formazione del calcolo va rimossa. Tali interventi nella maggioranza dei casi è comunque possibile eseguirli laparoscopicamente.
Infertilità ed Impotenza
Nella nostra società particolare importanza stanno assumendo i problemi della sfera sessuale, sia per quanto riguarda l’impotenza che per l’infertilità. L’impotenza (cioè l’incapacità di avere una completa erezione) colpisce circa il 10% della popolazione maschile, essa può essere un sintomo legato ad altre malattie come il diabete, affezioni cardiovascolari o neurologiche, o esser dovuta a malattie locali o psicologiche. Attualmente e possibile valutare l’affezione mediante sia lo studio dei dosaggi ormonali nel sangue sia mediante esami ecocolordoppler dinamici per scegliere la terapia più adeguata che nella maggioranza dei casi può essere farmacologia. Nel campo dell’infertilità maschile particolare importanza hanno gli esami di laboratorio (spermiogramma) che studiano la funzionalità e l’ecodoppler per evidenziare la presenza di un varicocele da correggere chirurgicamente.



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